Un corso di formazione per imparare a recuperare murature in pietra a secco è un’arte vera e propria, la cui tecnica è diventata Patrimonio Unesco. Si è conclusa a Villa Are la quarta edizione del corso «Recupero delle murature in pietra a secco», che realizza il Protocollo d’intesa tra ITLA (Alleanza Mondiale per il Paesaggio Terrazzato Sezione italiana) e l’Istituto Salesiano San Zeno di Verona con il patrocinio della Seconda circoscrizione. Sono stati sei incontri di 40 ore (8 di teoria più di 32 pratica), con lezioni teoriche ed esercitazioni sul posto tenuti istruttori e formatori di ITLA.
La formazione teorica è tenuta da Michele Moserle e Anna Paola Perazzolo, mentre la parte pratica è tenuta da Tommaso Saggiorato, maestro artigiano della Scuola italiana della pietra a secco. Per l'edizione 2021 è stato scelto un muretto a secco di contenimento a Villa Are, tra un vigneto e un uliveto crollato in più punti.
L’anno scorso invece il corso si era tenuto a San Rocchetto. Il primo weekend è stato dedicato a togliere i conci pericolanti e realizzare le fondamenta della struttura mentre in questo conclusivo l’obiettivo sarà di completare la struttura. I corsisti sono una quindicina: una parte iscritta per motivi di lavoro, altri come appassionati che vogliono poter imparare a ripristinare murature di proprietà e conservare il paesaggio. Tanti sono gli argomenti correlati all’attività di recupero di murature a secco e che devono essere tenuti in considerazione: conoscere paesaggio terrazzato, territorio veronese, il microclima dei terrazzamenti e colture così come la sicurezza e la tecnica costruttiva.
Non da meno sono gli elementi di geologia, gli aspetti naturalistici e idrogeologici, senza dimenticarsi dei vincoli e di tutta la normativa vigente in materia paesaggistica e idrogeologica. Questa mattina l’assessore ai Giardini Marco Padovani e la presidente della Seconda circoscrizione Elisa Dalle Pezze hanno fatto un sopralluogo a Villa Are. «Quello che si sta facendo a Villa Are è un progetto molto interessante per il territorio, che l’amministrazione comunale realizza grazie ad un patto di sussidiarietà – le parole del l’assessore Padovani - il ritorno al passato, con la tecnica del muretto a secco, è veramente una cosa eccezionale, che permette di fare attività sostenibile nel territorio». «Per il secondo anno consecutivo la Seconda Circoscrizione ha collaborato con ITLA e l’istituto San Zeno per i corsi di recupero del muretto a secco – ha spiegato la presidente Dalle Pezze - con questa iniziativa si fa anche un servizio alla comunità. Importante è la partecipazione di artigiani e professionisti, ma soprattutto cittadini che sono interessati a questo lavoro di conservazione dell’ambiente nel territorio ma anche un lavoro culturale importante».
L’antica arte del recuperare muri in pietra
