La ricerca green migliora la reputazione

LO STUDIO 13 ott 2021
Energia pulita I pannelli solari installati sul tetto di un’azienda: l’energia green è un elemento fondamentale per la sostenibilità Energia pulita I pannelli solari installati sul tetto di un’azienda: l’energia green è un elemento fondamentale per la sostenibilità

Andare oltre i numeri, aldilà delle cifre che nei bilanci aziendali raccontano di fatturati, utili, margini operativi e stato patrimoniale delle imprese. Perché fornire anche informazioni di carattere non finanziario migliora la reputazione di una società o di un Gruppo industriale, accresce l’interesse degli altri stakeholder, consente di rientrare in filiere dove è posta attenzione alla catena sostenibile di forniture e permette di monitorare e gestire i rischi. A questa conclusione è arrivata l’analisi promossa dall’Associazione dei dottori commercialisti delle Tre Venezie e realizzata dall’Ordine di Treviso, in collaborazione con il dipartimento di Economia di Ca’ Foscari di Venezia e il centro d’ateneo Vera. Lo studio certifica che le imprese più attente allo sviluppo sostenibile, e quindi più responsabili verso l’ambiente, la gestione del personale e la governance – come riportato in Dnf, dichiarazione non finanziaria - registrano performance finanziarie migliori, godono di un vantaggio competitivo e di maggiori opportunità di mercato. Il campione preso in considerazione per l’analisi è composto da 500 aziende di medie e grandi dimensioni, dislocate nelle 13 province nordestine, 58 delle quali scaligere (11,60% del totale). Di queste solo 114, dal 2015 al 2019, hanno presentato una Dnf in varie modalità: dichiarazione come singola impresa o documento di Gruppo, informativa presente nel sito, riferimenti in nota integrativa, codice etico o dichiarazioni separate. Verona si colloca al secondo posto a Nord Est per numero di società sensibili a diffondere questo tipo di informazioni. In provincia sono infatti 16 le company che hanno redatto una Dnf: 10 grandi imprese e sei di medie dimensioni. Tra le prime, Spinservice e La spesa intelligente (Gruppo Eurospin), Magareti e Agsm Energia (Gruppo Agsm Aim), Cattolica Service (Gruppo Cattolica Assicurazioni), Fedrigoni, Gruppo Fresenius Kabi, Fondazione Arena, Veronafiere, Società agricola La Pellegrina (Veronesi Holding). A queste si possono aggiungere realtà con base in altre province e attività anche nel Veronese come Gruppo Pittini di Osoppo (Udine), proprietario di Acciaierie di Verona e la multiservizi alto atesina Markas, con molti appalti e un centro produttivo sul territorio scaligero. Tra le medie imprese, invece, lo studio cita Cramaro Group di Cologna Veneta, che si occupa di sistemi di sicurezza ed efficienza per il trasporto, Ti-Bel e Calzificio Trever (Gruppo Calzedonia), A4 Mobility (Gruppo A4 Holding), Eurocoil di Bovolone, specializzata in scambiatori di calore. Nella dichiarazione le imprese evidenziano di aver soprattutto implementato l’utilizzo di energie o risorse rinnovabili, diminuito le emissioni, posto attenzione al consumo dell'acqua nel ciclo produttivo e contenuto scarti e rifiuti di produzione. Mentre, a livello sociale, hanno accelerato sulla formazione degli addetti per migliorarne sicurezza e salute sul lavoro, adottato pratiche di inclusione, tutelato i consumatori e offerto sostegno a comunità e territorio. «L'attenzione di consumatori, investitori e autorità pubbliche è sempre più focalizzata sulla capacità di un'azienda di contribuire alle diverse dimensioni dello sviluppo sostenibile: ambientale, sociale e di buona governance – commenta Monica Billio, ordinario di Economia di Ca' Foscari - Le valutazioni su un'impresa e la sua capacità di attrarre investimenti terranno quindi sempre più in considerazione oltre a profitti e rendimenti, anche le buone pratiche per lo sviluppo sostenibile, che costituiranno una dimensione importante di capacità competitiva”. A questo proposito, una proposta di direttiva europea punta ad incrementare il numero dei soggetti economici obbligati a redigere una informativa non finanziaria. “Da qui l’importanza di consulenti e commercialisti nell'accompagnamento verso la transizione sostenibile», conclude la docente.

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